Alcuni importanti quotidiani italiani nei giorni scorsi hanno rilanciato la notizia di un "trasloco di scorie nucleari" da un sito di stoccaggio "vecchio" all'interno del CCR di Ispra, sul Lago Maggiore - area extraterritoriale europea, ad uno nuovo ultimato nel 2013, sempre all'interno dell'ex società di ricerca sull'energia nucleare.
Il tema dei rifiuti atomici, dello spostamento di "spazzatura" tombata, ha subito preoccupato i politici ticinesi.
Sebastiano Gaffuri e Nicola Pini del, Gruppo PLR in Gran Consiglio, hanno infatti chiesto al CdS "se ritiene che vi siano sufficienti garanzie per la sicurezza della popolazione e del territorio ticinesi".
L'interno del deposito di Ispra che accoglierà le scorie dal 2018
Le spiegazioni di Matteo Fornara, responsabile delle relazioni internazionali esterne del JRC di ISPRA, al microfono di Simone Della Ripa
RSI Info 16.06.2017, 20:10
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"In realtà, ha risposto Matteo Fornara, responsabile delle Relazioni Internazionali esterne dell'European Commission Joint Research Centre, non esiste nessun nuovo sito. Il deposito temporaneo per i rifiuti nucleari prodotti dai due reattori di Ispra, spenti dal 1985 è stato costruito nel 2013 e, come da accordi con lo Stato italiano, conterrà soltanto i rifiuti prodotti a Ispra".
sdr