Il personale della Commissione di vigilanza della LIA non godrà di alcuna indennità per lavoro ridotto. Questo costringerà probabilmente il datore di lavoro, l'Unione degli artigiani dell'edilizia, a rescindere almeno una parte dei contratti per il 30 settembre prossimo.
Il Consiglio di Stato, sulla base delle sentenze del TRAM, ha chiesto, negli scorsi mesi, di abrogare la legge mentre la sottocommissione del Gran Consiglio sta lavorando a soluzioni alternative.
A fine agosto partirà uno degli ispettori, ma per gli altri otto il futuro resta difficile, soprattutto alla luce della risposta negativa alla richiesta di indennità per lavoro ridotto.
Questo quanto messo nero su bianco dalla commissione LIA al Consiglio di Stato, cui segnala anche che in attesa che ne discuta il Parlamento, in via prioritaria viene percorsa l'ipotesi del ridimensionamento della struttura.
Resteranno, infine, da chiarire diversi aspetti: come e da chi verranno gestiti i debitori morosi in caso di chiusura della Commissione di vigilanza, oltre alla quarantina di ricorsi pendenti al TRAM e la decina di opposizioni ai decreti d'accusa in Pretura penale.