Ticino e Grigioni

La Cina chiama (anche) il Ticino

Il Consiglio per la promozione del commercio internazionale cinese ha fatto richiesta di articoli da destinare agli specialisti sanitari

  • 11 febbraio 2020, 19:12
  • 22 novembre, 19:57
02:10

CSI 18.00 dell'11.02.20: il servizio di Francesca Torrani

RSI Info 11.02.2020, 19:05

  • keystone

La Cina chiama, il Ticino... non può rispondere. La scorsa settimana il Governo cinese - per tramite della Camera di commercio Svizzera-Cina - ha formalmente chiesto la possibilità di ottenere l'invio del materiale sanitario di cui il paese asiatico ha urgentemente bisogno a causa del coronavirus.

Richiesta che tuttavia non può - per il momento - avere un seguito. E non può averlo, perché sul territorio cantonale non ci sono aziende produttrici degli articoli di cui la Cina - in piena emergenza per l'epidemia - ha specialmente bisogno. Vale a dire: mascherine filtranti (le cosiddette KN95) e chirurgiche; gli occhiali protettivi e le tute per il personale sanitario.

Alex Chung, responsabile ticinese della camera di commercio Svizzera-Cina, si sta muovendo per tentare di rispondere alle richieste di Pechino. Ma le aziende che fanno parte di Farma Industria Ticino, ad esempio, producono medicamenti e non articoli sanitari. Si stanno anche sondando quelle ditte che esportano il materiale di cui la Cina ha urgenza.

Francesca Torrani

Correlati

Ti potrebbe interessare