Un piccolo brivido prima del grande freddo. I conti della Diocesi di Lugano per il 2021 si sono chiusi con un deficit di gestione pari a 31'838 franchi, ma a preoccupare è il rosso di 1 milione e 826'550 franchi previsto per l’anno prossimo.
"Per le entrate si farà molto affidamento sulla provvidenza", aveva detto alla RSI il vicario generale Nicola Zanini. A conti fatti e approvati giovedì 1 dicembre dall’assemblea diocesana dei delegati, si parla piuttosto di "strategie per contenere i costi e aumentare le entrate, in particolare nel settore immobiliare".
A salvare il conto 2021 sono state le entrate da attività straordinarie per 2,24 milioni, "derivate dall’alienazione di un immobile, da donazioni ed eredità". La gestione immobiliare, si legge ancora nel comunicato, rappresenta la maggior fonte di reddito per la Diocesi.
Tra le altre cifre del consuntivo 2021 figurano costi per attività generali pari a 3'241'732 franchi e costi di 76'233 franchi per la gestione finanziaria, parzialmente coperti dalla gestione immobiliare.
I cento anni della diocesi Lugano
RSI Info 02.09.1988, 17:42