Ticino e Grigioni

La milizia non abbandona la Vallemaggia

Continuano gli sforzi di esercito e protezione civile a sostegno della popolazione - Obiettivo: liberare dalle macerie le zone agricole e il centro sportivo di Lavizzara

  • 9 agosto, 20:45
  • 19 agosto, 10:12
02:58

Vallemaggia, si lavora per ripartire

Il Quotidiano 09.08.2024, 19:00

Di: Quotidiano/RSI Info 

Dopo aver completato il ponte di Visletto e aiutato a liberare le vie di comunicazione in Val Bavona, lunedì l’esercito è tornato in Vallemaggia a sostenere la popolazione. Le tenute verdi questa volta sono dislocate in Val Lavizzara, all’altezza di Piano di Peccia, per supportare l’agricoltura locale liberando campi e prati dai detriti del nubifragio.

Per farlo, l’esercito si serve di un gruppo delle truppe del genio, specializzato in mezzi pesanti. I loro strumenti? Due macchine da cantiere, due camion pesanti e un’autopompa.

Terminato lo sgombero, il genio si sposterà leggermente più a nord: “Si tratterà di correggere il corso del fiume assieme a ingegneri civili e cantonali” per salvaguardare imprese e abitazioni nel caso di future esondazioni, spiega il divisionario e comandante della divisione territoriale 3 Maurizio Dattrino. Il loro impiego durerà fino al 17 settembre.

Intanto gli uomini della Protezione civile, in impiego dal giorno del nubifragio, continuano gli sforzi per liberare dalle macerie quello che rimane del centro sportivo di Lavizzara. “La missione ricevuta è di liberare i muri perimetrali da tutto il limo e le rocce accatastate; così in seguito si potrà fare uno sgombero totale di tutto il materiale alluvionale”, ha dichiarato Marco Quattropani, comandante protezione civile regione Mendrisiotto.

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