Politica, sindacati e associazioni scolastiche, ma anche comuni cittadini: in questi giorni stanno inviando al Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport le osservazioni sul progetto di riforma “La Scuola che verrà”. Questa seconda fase di consultazione terminerà a fine mese e prima dell’estate dovrà essere pronto il messaggio governativo da sottoporre al Gran Consiglio.
Una riforma, questa, che tuttavia è lontana dal fare l'unanimità.
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Quotidiano/Red.MM