L’allerta meteo in vigore nella Svizzera italiana è finita: la coda del fenomeno che ha imperversato da venerdì si sta definitivamente allontanando verso est. Fino alle 15 di domenica in buona parte del Sopraceneri, nel Moesano e in Bregaglia si è vissuto in situazione di massimo pericolo (non era mai successo che MeteoSvizzera diramasse un avviso di grado 5) durata per 24 ore. Poi le nuvole hanno cominciato a lasciare posto al cielo limpido. Potrebbe esserci ancora qualche rovescio isolato e da lunedì dovrebbe iniziare una serie di giornate dapprima ancora un po' piovose e poi sempre più soleggiate.
Il ritorno del bel tempo permetterà di pensare alla riparazione dei danni che, dopo l’evento di venerdì a Bissone, si sono concentrati nelle valli superiori, nel Locarnese, nel Bellinzonese, nel Moesano e in Bregaglia dove sono stati segnalati numerosi straripamenti, smottamenti, allagamenti che hanno costretto ad allontanare i residenti in otto abitazioni, tre delle quali sono ancora inagibili (quella di Gudo dovrebbe tornare abitabile da lunedì). Grave la situazione anche nella fascia di confine e, in particolare, nella zona di Maccagno dove finora sono state senza esito le ricerche del 38enne travolto da un torrente sabato nella zona del Lago Delio.
Maltempo, il peggio è passato
Telegiornale 30.08.2020, 14:30
La linea ferroviaria Cadenazzo-Luino sarà chiusa almeno fino a lunedì alle 12. Lentamente stanno rientrando anche i problemi alla circolazione ma disagi sono segnalati su varie strade, tra cui quelle del Lucomagno, del Maloja (riaprirà domenica alle 18), della Val Malvaglia, la cantonale tra Carasso e Monte Carasso, le vie Loco Coste e Sasso Misocco a Gordola e Via Barcone a Ronco sopra Ascona, chiusa per la caduta di alcuni alberi (informazioni sempre aggiornate su RSI Traffico). Ancora chiusa, a causa di uno smottamento avvenuto poco distante dal valico, la strada provinciale 5 che Indemini a Maccagno con Pino e Veddasca. Proseguono anche gli interventi per riaprire la statale 34 del Lago Maggiore interrotta a causa di una frana a Oggebbio. Le autorità mirano a renderla nuovamente transitabile entro le prime ore di lunedì.
Passata l'allerta proseguono gli interventi per riparare i danni
A causa del distacco di roccia dovuto alle precipitazioni è inagibile anche il campo di calcio di Brusio. I massi, come riferito da il Bernina, nella notte tra sabato e domenica hanno raggiunto la zona sportiva ai Casai di Campascio che ospita soprattutto le attività della Valposchiavo Calcio. Un enorme blocco si è fermato in mezzo al campo. Altri sassi hanno danneggiato le infrastrutture del club a lato della tribuna. Lunedì i geologici si recheranno nella zona del distacco per verificare la situazione. Come sottolineato dal sindaco Arturo Plozza a "Il Grigione italiano" erano numerosi anni che i massi non raggiungevano più la zona, protetta da un bosco di protezione.
L’intensità delle piogge è stata notevole. I meteorologi si aspettavano accumuli d’acqua fino a 300 litri al metro quadrato in poco più di due giorni e le loro previsioni hanno trovato conferma. La situazione (grazie anche all’alternarsi di fenomeni temporaleschi e momenti di tregua) non ha però mai assunto il carattere di drammaticità che si poteva temere.
In Verzasca 346 litri d’acqua al metro quadrato
Il primato della quantità d’acqua caduta dal cielo per metro quadrato è probabilmente stato registrato in Verzasca. Stando ai dati provvisori dell’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana, la stazione di misurazione di Lavertezzo-Aquino dalla tarda mattinata di venerdì ne totalizzava ben 346 litri, 20 in più di quelli misurati in tutto il mese di agosto dello scorso anno. Un valore simile si è misura anche in Lavizzara dove la pista di ghiaccio è stata allagata di Prato Sornico.
La pista di ghiaccio di Prato Sornico allagata
RSI Info 30.08.2020, 18:02
A Locarno si sono superati i 260 litri d'acqua. A Cadenazzo, all’Alpe di Neggia e a Camedo i 250. A Biasca i 217. A Maggia i 200. A Robiei i 199. A San Bernardino i 190. A Carena i 180. A Giubiasco i 160. A Piotta i 156 (è un primato dall'inizio delle misurazioni nel 1979). A Bedretto i 150. Molto meno colpiti il Luganese (in città sono caduti 127 litri d’acqua) e, ancor meno, il Mendrisiotto (la stazione di Stabio ne ha misurati 59).
Continua a salire il Lago Maggiore
La cessazione delle precipitazioni ha rapidamente determinato una riduzione della portata dei fiumi. Continuano a convogliare verso il Verbano notevoli quantità d’acqua, ma il peggio anche su questo fronte è passato. Quella della Maggia che domenica mattina si era ingrossata fino a 1'400 metri cubi al secondo si è ridotta rapidamente a 1'000. Quella del Ticino che aveva superato i 700 è calata a meno di 500. Di conseguenza è diminuita anche la velocità di crescita del livello del Lago Maggiore che tra venerdì e domenica mattina è cresciuto di oltre un metro arrivando a quota 193,35. Poi si è ulteriormente alzato di vari centimetri, ma per il momento la situazione non preoccupa particolarmente dato che le prime esondazioni si verificano a circa 194,5 metri.
Finita l'allerta maltempo, si contano i danni
Il Quotidiano 30.08.2020, 21:36