Il peggio dovrebbe essere passato per quel che concerne il maltempo che si è abbattuto sulla Svizzera italiana, ma le autorità ticinesi mantengono comunque alta la guardia almeno fino alla tarda mattinata di domenica. Le intense precipitazioni, che hanno colpito specialmente il Sopraceneri, hanno concesso una tregua nella notte. La polizia ha confermato che i pompieri sono stati tuttavia sollecitati in alcuni interventi legati a cantine e stabili allagati.
Sull'insieme della rete viaria della Svizzera italiana, fa sapere ViaSuisse, si circola al momento senza particolari disagi. Per quanto concerne lo stato delle strade, a causa di una frana la strada della Val Malvaglia è tuttora chiusa tra Malvaglia e Madra. Inaccessibili per motivi di sicurezza i passi del Lucomagno, del Maloja e dell'Umbrail. La tratta ferroviaria tra Cadenazzo e Luino/Porto Valtraglia è interrotta almeno fino al 31 agosto a causa di uno smottamento. Tra le due località circola un servizio sostitutivo di autobus.
L'Azienda Multiservizi Bellinzona ha comunicato che a causa delle precipitazioni c'è un problema tecnico che non permette di captare l’acqua alla fonte. L’approvvigionamento è possibile unicamente con l’ausilio di mezzi di emergenza. Per queste ragioni l’acqua erogata nei quartieri di Moleno e Preonzo è dichiarata non potabile fino a nuovo avviso.
Le piogge hanno causato nella giornata di sabato numerosi smottamenti, colate di fango ed esondazioni di riali. Le situazioni più critiche sono state segnalate nel Bellinzonese, a Riviera e nel Gambarogno. Sul piano di Magadino sono caduti 240 millimetri di pioggia per metro quadrato. Otto le case evacuate, con una dozzina di persone che hanno dovuto lasciare provvisoriamente le proprie abitazioni. Locarno Monti aveva deciso di innalzare il grado d'allerta per alcune regioni da 4 a 5, il che significa pericolo "molto forte". Una situazione senza precedenti.
A Cadenazzo più di 240 quaranta litri d’acqua in 48 ore
Sabato la zona più colpita dal maltempo è stata quella tra la sponda settentrionale del Lago Maggiore, l’alta Valle Maggia e la Leventina. A Cevio in 24 ore sono caduti oltre 224 litri d’acqua al metro quadrato. A Camedo più di 205. A Piotta oltre 150. Un’area che era stata in parte risparmiata nelle 24 ore precedenti, ciò che, forse, con la conformazione del terreno, spiega perché i principali problemi sono stati registrati nel Gambarogno e sul Piano di Magadino dove le precipitazioni sono state costantemente intense per due giorni.
Magadino
A Vira Gambarogno, per esempio, ai 95 millimetri di pioggia accumulatisi venerdì, sabato se ne sono aggiunti altri 140, per un totale di 235 litri. A Cadenazzo in 48 ore ne sono stati misurati ancor di più: oltre 240 litri. In soli due giorni si è pertanto misurato il 65% di tutta l’acqua che era caduta nell’intero mese di agosto del 2019 quando vi erano però stati 13 giorni di pioggia. Il primato delle precipitazioni spetta però probabilmente a Lavertezzo Valle. La stazione di Aquino già alla mezzanotte di sabato aveva misurato 289 millimetri di precipitazioni in 48 ore e domenica se ne sono aggiunti altri portando il totale a oltre 300, quasi come i 326 misurati nell'intero mese dello scorso anno.
Il livello del Verbano si è alzato di quasi un metro
Le precipitazioni hanno notevolmente ingrossato i fiumi del Sopraceneri che stanno convogliando verso il Lago Maggiore una notevole quantità d’acqua (la portata della Maggia che giovedì era di 5'000 litri al secondo domenica mattina era oltre i 1'400'000, mentre quella del Ticino dopo aver superato i 700'000 sabato pomeriggio si è ridotta a circa 350’000 ma resta un pericolo marcato di piena dalla confluenza con il Brenno fino alla foce). Il livello del Verbano a Locarno che venerdì era di 192,3 metri, ha cominciato a crescere rapidamente a partire da sabato pomeriggio. Domenica mattina aveva raggiunto i 193,2 metri. La situazione però non preoccupa particolarmente dato che le prime esondazioni nella zona del Parco della Pace si verificano quando l’acqua raggiunge quota 194,5 metri sul livello del mare.