Ticino e Grigioni

Le cantine aprono e sorridono

Dopo il Sopraceneri, questo finesettimana la manifestazione vinicola tocca il Sottoceneri, e nel Mendrisiotto si registra uno slancio positivo dopo le difficoltà degli scorsi anni

  • 27 maggio 2023, 22:16
  • 20 novembre, 11:13
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Cantine aperte nel Sottoceneri

Il Quotidiano 27.05.2023, 19:00

Tornano ad aprirsi le cantine ticinesi: questo fine settimana, dopo che lo scorso ad accogliere i visitatori erano state quelle del Sopraceneri, tocca al Sottoceneri. L'occasione per degustare i vini, certo, ma anche per scoprire quel che c'è dietro una bottiglia.

A Novazzano Rudy Studer ci accoglie nella sua tenuta in zona Boscherina. Ci racconta di una serenità ritrovata per il settore, malgrado tutto...

“Negli ultimi anni le difficoltà di smercio ci avevano imposto di ridurre un po’ la produzione, mentre adesso la situazione è decisamente migliorata: a livello commerciale si vende bene ed è quindi stato reintrodotto il chilo al metro quadrato (di produzione, ndr) che, negli anni scorsi, era stato abbassato a 800 grammi”.

Tra parassiti e siccità

Prendersi cura della vite significa convivere, tenendole sotto controllo mediante trattamenti, con malattie come peronospora e flavescenza; più grattacapi li dà invece la popilia japonica - o coleottero giapponese - che danneggia alberi, vigne e orti. “Per il momento stiamo monitorando la situazione – spiega ancora Rudy Studer –, per capire come si evolve e come si riproduce questo coleottero. La maggior parte dei vigneti l’anno scorso ha tollerato bene questo insetto e per il momento non sono previsti interventi con insetticidi, tranne in casi davvero gravi, ma comunque solo con l’autorizzazione dell’Ufficio fitosanitario”.

Per quanto riguarda invece la siccità, nelle zone più pianeggianti come a Novazzano, l'impatto non è stato così forte, ma il discorso è differente per aree collinari come Corteglia, come spiega alla RSI Davide Cadenazzi dell'omonima azienda: “La vita l’anno scorso ha sofferto molto la mancanza di pioggia, la mancanza di acqua nel sottosuolo e le elevate temperature. Questo ci ha imposto di intervenire con irrigazioni ed è probabilmente la prima volta che si è dovuto ricorrervi nella storia della viticoltura ticinese. L’altra faccia della medaglia è che questa situazione ci ha regalato una qualità elevatissima e una vendemmia con risultati eccezionali”.

Risultati che oggi sono stati apprezzati anche da chi è passato per una degustazione!

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Cantine aperte nel Sopraceneri

Il Quotidiano 20.05.2023, 19:00

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