La comunicazione del Consiglio federale sulla seconda fase degli allentamenti, complici traduzioni diverse delle disposizioni nelle lingue nazionali, ha creato una certa confusione sulla possibile riapertura delle piscine pubbliche, che sembrava esclusa al termine della conferenza stampa di venerdì pomeriggio ma che invece dovrebbe essere possibile: la presa di posizione dell'Ufficio federale dello sport in serata ha fatto balenare la possibilità di un'apertura con un tetto massimo di 15 persone, come spiega Roberto Mazza, vicepresidente dell'Associazione piscine romande e ticinesi e direttore del Dicastero sport della città di Lugano. Resterebbero esclusi i centri balneari intesi come parchi dei divertimenti. "Il nuoto è salute pubblica", afferma Mazza, quindi anche per un numero di frequentatori così esiguo Lugano ritiene che valga la pena ripristinare l'offerta.
Previsto un limite di 15 persone
Il limite di 15 persone si applica anche alle palestre, anche se fa sorgere dubbi: la superficie delle diverse strutture varia molto. Si attendono quindi chiarimenti nei prossimi giorni, per esempio sulla differenziazione fra allenamento individuale e corsi. E soprattutto si attende cosa deciderà fra una settimana il Governo, che in base alla situazione pandemica dovrà confermare o meno i provvedimenti messi in consultazione.
Piscine e palestre fra le prossime aperture?
Il Quotidiano 13.03.2021, 20:00