Nel riale Malombra, a Bioggio, negli scorsi giorni sono stati portati in salvo i pesci presenti, evitando loro così una morte certa. Lo stesso è avvenuto recentemente in quello di Leguana a Monteceneri e non è escluso che altri piccoli torrenti subiranno prossimamente la stessa sorte. Le cause? La canicola, con relativa siccità e scarsità di ossigeno nella poca acqua rimasta.
Problemi questi non certo nuovi, ma l’aumento della temperatura dell’acqua preoccupa anche su altri fiumi, in particolare presso le foci, dove in questi giorni si raggiungono i valori limite di 21-22 gradi tollerati dai salmonidi. Sono loro infatti quelli che soffrono maggiormente, anche se la buona mobilità che li contraddistingue può aiutarli a sopravvivere, spingendoli alla ricerca di acque più fresche nei laghi o risalendo i fiumi.
Anche le rinaturazioni dei fiumi aiutano, aumentando la resilienza degli ecosistemi ai sempre più frequenti eventi estremi. Per quanto riguarda quelli presenti nel Sopraceneri, pure alle prese con temperature in aumento (emblematico il caso del tratto terminale del fiume Maggia ad esempio), sarà di fondamentale importanza l’aumento dei deflussi minimi decisi dal Cantone un anno fa e approvati dal Parlamento lo scorso febbraio.
Con più acqua e fondali più profondi le acque rimarranno infatti più fresche, per la gioia dei pesci.