Si è aperto, ed è stato subito sospeso e poi riavviato, questa mattina a Lugano il processo ai banditi che nel febbraio scorso tentò un colpo alla Loomis di Chiasso. Cinque degli uomini finiti in manette, tutti cittadini originari della vicina Penisola, sono comparsi alla sbarra delle Assise criminali davanti al giudice Amos Pagnamenta.
In realtà il numero di persone arrestate è di 16, ma le altre sono state bloccate dalle forze dell'ordine in territorio italiano. Le accuse vanno dal furto aggravato ripetuto tentato al danneggiamento, dalla violazione di domicilio all'infrazione alla Legge federale sulle telecomunicazioni. Quest'ultimo capo d'accusa è stato però stralciato in quanto un tema di diritto penale amministrativo.
La banda intendeva perforare il muro dell’azienda specializzata nel trasporto e nella custodia di denaro e preziosi, ma erano stati bloccati nelle prime ore del mattino da polizia ticinese e carabinieri italiani nell’ambito di una vasta operazione congiunta. Il bottino a cui puntavano aveva un valore stimato di oltre 60 milioni di franchi.
Loomis, la banda alla sbarra
Il Quotidiano 20.08.2018, 21:30