Il ricorso contro la decisione del Consiglio comunale di Lugano di abbassare il moltiplicatore d'imposta dall'80 al 78% non paralizza la città, ma crea una situazione di incertezza che va risolta il prima possibile. A dirlo è Marco Borradori alle Cronache della Svizzera italiana. E ciò anche se l'ex consigliere comunale della Lega dei Ticinesi Patrick Pizzagalli, impugnando la decisione, non ha chiesto l'effetto sospensivo. "Ciò non toglie - spiega il sindaco - che questa incertezza non aiuta il lavoro del Municipio, che sta attualmente rivedendo il piano finanziario, tenendo conto dell'abbassamento di due punti percentuali".
Per fare in modo che la situazione determinata dal ricorso si risolva al più presto, il Municipio, spiega il sindaco, non perderà tempo nel sottoporre la propria posizione al Consiglio di Stato. E la stessa cosa farà il presidente del Consiglio comunale, il socialista Marco Jermini certo che il Legislativo abbia operato nel rispetto della legge. La legge che, secondo il ricorrente, sarebbe stata violata poiché: l'emendamento del PPD è stato presentato troppo tardi; è mancato un rapporto ad hoc da parte della commissione della gestione e, infine, la procedura di voto non è stata corretta.
Intanto la riduzione delle entrate determinata dalla decisione del Consiglio comunale, ha appreso il Quotidiano, potrebbe comportare una riduzione degli investimenti di almeno 10 milioni, il congelamento di assunzioni e, forse, anche al ridimensionamento di alcuni servizi. E ciò per evitare che la città, nel giro di pochi anni, faccia ritorno nelle cifre rosse. Uno scenario temuto dal responsabile delle finanze Michele Foletti che, con il moltiplicatore al 78% e senza correttivi, prevede un deficit di oltre 20 milioni di franchi tra 3-4 anni.
Diem/CSI
CSI 18.00 del 27.01.18: le considerazioni del sindaco Marco Borradori e del primo cittadino Marco Jermini al microfono di Amanda Pfandler
RSI Info 27.01.2018, 19:45
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