Tribunale penale cantonale

Mauro Ermani si dimette

Lascia la carica di giudice di appello per motivi di salute

  • Ieri, 09:26
  • Ieri, 13:53
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Le dimissioni di Mauro Ermani

Telegiornale 07.01.2025, 12:30

  • Tipress
Di: pon 

Mauro Ermani ha rassegnato le dimissioni da giudice di appello. Lo ha comunicato martedì il suo patrocinatore, l’avvocato Luigi Mattei, che ha consegnato al segretario generale del Gran Consiglio ticinese la lettera con cui il magistrato comunica la rinuncia alla carica e chiede che questo passo “possa esplicare i suoi effetti nei tempi più brevi possibili”.

La decisione, si legge nel breve comunicato del legale, “deriva dal sensibile peggioramento delle sue condizioni di salute, intervenuto in queste settimane”.

04:42

Ermani: il commento di Christian Romelli

Telegiornale 07.01.2025, 12:30

Secondo Mattei, “si tratta di una scelta radicale e definitiva, fatta per il bene del Tribunale medesimo, cui non gioverebbe certo un giudice in carica e tuttavia inabile al lavoro (...) soprattutto nella attuale delicata situazione”.

Ermani, presidente del Tribunale penale cantonale, è stato al centro della vertenza che ha coinvolto anche i colleghi Siro Quadri e Francesca Verda Chiocchetti, destituiti poi dal Consiglio della magistratura. I posti vacanti in seno al tribunale diventano quindi tre.

10:39

Destituiti due giudici

Il Quotidiano 12.12.2024, 19:00

Il caos in seno al Tribunale penale cantonale

La vertenza all’interno del Tribunale penale cantonale era venuta alla luce in aprile, quando si era saputo che due segnalazioni interne, una sul presidente Mauro Ermani e l’altra sui magistrati Francesca Verda Chiocchetti e Siro Quadri, erano finite sul tavolo del Consiglio della magistratura.

Quadri e Verda Chiocchetti avevano poi querelato il collega, accusandolo di pornografia per delle immagini inviate in una chat di WhatsApp. Il procuratore pubblico grigionese Franco Passini, nominato dal Consiglio di Stato per occuparsi della vicenda, era giunto alla conclusione in settembre che il reato non sussisteva. Passini aveva poi pure stabilito - a inizio ottobre - che “non sussistevano i presupposti dei reati ipotizzati di lesioni all’onore” nella segnalazione inoltrata in questo caso contro Verda Chiocchetti e Quadri dagli altri tre magistrati coinvolti, che oltre a Ermani erano i giudici Marco Villa e Amos Pagnamenta.

Infine, il 12 dicembre, il Consiglio della magistratura aveva deciso di destituire Verda Chiocchetti e Quadri “per avere gravemente violato i loro doveri di magistrato denunciando per pornografia il presidente del Tribunale“. Un reato - si legge in un comunicato diffuso giovedì - “che sapevano non sussistere”. I due interessati si sono opposti alla destituzione. Un procedimento disciplinare nei confronti di Ermani era ancora in corso.

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