“Dopo due anni di sforzi concentrati sulla riduzione, il riutilizzo e la riparazione dei materiali, il Comune ha visto una riduzione del 7% dei rifiuti prodotti. Non abbiamo completamente raggiunto l’obiettivo del 10% che ci eravamo prefissati, ma i progressi sono notevoli e ci indicano la direzione giusta”, commenta Gabriele Martinenghi, capo del settore Ambiente e clima di Mendrisio. Altri quattro Comuni ticinesi si stanno impegnando nell’ambizioso progetto “Comune Zero Rifiuti”, promosso dall’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI).
In termini assoluti, Mendrisio produce significativamente meno rifiuti rispetto alla media nazionale, con solo 189 chili di spazzatura per abitante all’anno, contro i 336 chili della media nazionale. “Abbiamo puntato molto su eventi e manifestazioni sostenibili, limitando l’uso di plastiche e promuovendo pratiche di riduzione dei rifiuti”, aggiunge Martinenghi.
L’ACSI ha fornito supporto essenziale ai Comuni partecipanti, offrendo strumenti e formazione per favorire l’adozione di un’economia circolare a livello locale. “Per aiutare le famiglie a integrare queste pratiche, abbiamo organizzato sessioni di coaching su come evitare gli imballaggi monouso e gestire meglio gli sprechi alimentari”, racconta Viola Ferdani, responsabile del progetto Comune Zero Rifiuti.
Nonostante i successi, vi sono ancora sfide da affrontare. “Siamo di fronte a un incremento dei rifiuti biogeni e dei materiali compositi, complicati da riciclare. Stiamo lavorando su soluzioni a livello cantonale e federale per affrontare questi problemi”, spiega Mauro Togni, capo dell’Ufficio rifiuti e siti inquinanti del Canton Ticino.