Il cantiere della riorganizzazione dell’ufficio ticinese della migrazione chiamato a trattare 140'000 pratiche all'anno è concluso. Lunedì a Bellinzona il Dipartimento delle istituzioni ha presentato il nuovo assetto definitivo del settore in vigore dallo scorso 4 dicembre con la chiusura degli sportelli regionali e la creazione del servizio nuove entrate con sede a Lugano.
La prima grande novità per l’utenza è che ora tutti i tipi di permesso possono essere richiesti, rinnovati o modificati collegandosi alla pagina web Migrazione.
Parallelamente vi è stata l’intensificazione dei controlli, ha rilevato il consigliere di Stato Norman Gobbi. In primo luogo da parte dei funzionari del settore dipendente dalla sezione della popolazione guidata da Thomas Ferrari. Ma pure esterni, tramite i comuni e la polizia cantonale. La gendarmeria, ha evidenziato il comandante Matteo Cocchi, è stata fortemente sollecitata. Fra luglio e dicembre 2017 sono state eseguite 7’044 verifiche sui documenti dei lavoratori dipendenti che hanno richiesto un permesso per frontalieri.
Diem