Sul Monte Gambarogno il peggio è alle spalle. Il capo intervento dei pompieri di Bellinzona ha confermato l'intenzione di terminare le operazioni di spegnimento e bonifica dell'incendio che ha colpito la zona sopra l'Alpe di Neggia entro oggi, venerdì 11 febbraio.
Dai rilievi nella notte scorsa, infatti, sono giunte ulteriori conferme in merito all'efficacia delle azioni di spegnimento messe in atto negli ultimi giorni, di conseguenza, nel pomeriggio, inizieranno i lavori di smobilitazione del dispositivo di spegnimento.
Le previsioni meteorologiche prevedono per la seconda parte della giornata una nuova fase di vento da nord, con raffiche fino a 90 km/h. I militi, come hanno comunicato, stanno quindi analizzando le possibili conseguenze e pianificando le misure organizzative necessarie perché a partire da venerdì sera l'intervento entrerà nella sua terza fase.
Pompieri a lavoro sul Monte Gambarogno
RSI Giovanni Marci 07.02.2022, 16:55
Questa prevede una presenza nelle ore diurne di un gruppo di pompieri di montagna, incaricati di pattugliare e sorvegliare l'area dell'incendio, ed equipaggiato per intervenire puntualmente su eventuali punti caldi o focolai che dovessero palesarsi. Inoltre, è stato predisposto un gruppo di rinforzo pronto all'impiego, qualora la situazione lo richiedesse.
Nelle ore notturne una guardia fuoco dei pompieri del Gambarogno sorveglierà l'area in modo da poter allarmare tempestivamente in caso di bisogno.
Durante il fine settimana il dispositivo di sorveglianza sarà garantito dai pompieri di montagna di Bellinzona, mentre nei giorni successivi ci si appoggerà anche sul supporto di tutti i Corpi pompieri e sezioni di montagna del Ticino.
Nella giornata di lunedì è prevista una perturbazione che potrebbe portare fino a 10 centimetri di neve sull'area dell'incendio. Sebbene non possa essere considerata una precipitazione sufficiente per dichiarare definitivamente risolta la situazione, sicuramente contribuirà ulteriormente a scongiurare nuove riaccensioni.
Fiamme sul Monte Gambarogno, intervento difficile
Il Quotidiano 30.01.2022, 20:00
L'incendio è divampato nella notte tra il 29 ed il 30 gennaio scorso e per la sua estensione, oltre che per le condizioni climatiche di vento, la siccità a terra, si è esteso fino a lambire il territorio dell'alto varesotto. Il fuoco è stato acceso durante un bivacco notturno da due escursionisti, successivamente identificati e fermati, nell'area dell'alpe di Neggia. La principale ipotesi di reato nei loro confronti è quella di incendio colposo e le indagini hanno ricostruito anche il loro tentativo di chiamare i soccorsi. Lungo il tragitto di discesa dalla montagna, infatti, provarono a contattare i pompieri, digitando sul telefonino “Feuerwehr Tessin”. Il motore di ricerca fornì loro il numero della caserma della città di Tessin, in Germania. E i due, senza accorgersi dell'omonimia, lanciarono la chiamata subito interrotta, appena videro che i soccorsi si erano già attivati.
Più di un errore all'origine del rogo nel Gambarogno
Il Quotidiano 08.02.2022, 20:00