Ticino e Grigioni

Nessun indagato a Verbania

Per ora la procura ha aperto solo un fascicolo contro ignoti per la frana sulla SS34, ancora incertezza sulla riapertura

  • 31 marzo 2017, 18:24
  • 23 novembre, 06:14
Frana mortale per un motociclista ticinese

Frana mortale per un motociclista ticinese

  • rescue media

Il protrarsi dei tempi per la riapertura della SS 34 del Lago Maggiore, tra Cannero e Cannobio, preoccupa i già esausti frontalieri. Basta leggere i social network per capire il clima tra i lavoratori italiani costretti a fare i pendolari con il traghetto. Preoccupato è anche il settore alberghiero: c'è il timore che la strada panoramica possa riaprire dopo Pasqua, affossando in parte l'afflusso di turisti che di solito giunge sulle sponde del Lago Maggiore in questi periodi di festa.

Sabato pomeriggio si terrà una riunione tecnica, come ha confermato il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella. "Desidero che in questo incontro - dove parteciperà ANAS, Regione Piemonte ed i geologi che hanno effettuato i lavori - ha detto Albertella, sia definita una data precisa per la riapertura".

Infine, dalla Procura della Repubblica di Verbania smentiscono l'iscrizione di nomi precisi, al momento, nel registro degli indagati. La procedura, in questi casi, prevede l'apertura di un fascicolo contro ignoti come atto dovuto perché la frana ha provocato il decesso del motociclista ticinese.

Red.MM/sdr

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