Il procuratore federale Sergio Mastroianni ha chiuso l’inchiesta sul cittadino turco finito nel mirino degli inquirenti per presunti rapporti con lo Stato islamico (IS), durante l’operazione che in febbraio aveva portato anche all’arresto di un agente di sicurezza della Argo1 (il 32enne di Molino Nuovo poi condannato, in agosto, a due anni e mezzo di carcere parzialmente sospesi).
Nei confronti dell’uomo Mastroianni ha prospettato un decreto d’accusa per rappresentazione di atti di cruda violenza. Reato riferito al fatto che l’imputato condivise su Facebook una serie di foto e video cruenti, alcuni dei quali legati alla guerra in Siria.
Al decreto d’accusa (con cui verrà proposta una pena pecuniaria sospesa) si aggiungerà quello di abbandono per le altre – e ben più gravi – ipotesi formulate inizialmente: il sostegno o la partecipazione a un’organizzazione criminale e la violazione dell’articolo della legge federale che vieta gruppi come “Al Qaida” e l’IS. L’uomo è risultato completamente estraneo a questo genere di fattispecie.
Francesco Lepori