Il processo di appello contro il nonno colpevole di aver abusato sessualmente decine di volte della nipotina non ha portato ad alcuno sconto di pena per il 71enne. La condanna nei suoi confronti a una pena di 7 anni e mezzo di carcere pronunciata dalla Corte delle Assise criminali lo scorso anno è stata confermata mercoledì per i reati di coazione sessuale, violenza carnale, atti sessuali con fanciulli, incesto e pornografia.
Tramite il suo avvocato, l’uomo contestava alcuni degli ottanta casi di abuso imputatigli dall’accusa e riconosciuti in prima istanza. Sosteneva fossero cominciati a fine 2012 e non a inizio 2011, come raccontato dalla sua vittima che, quando il nonno cominciò a riservarle le sue attenzioni criminali, aveva 10 anni. Alla ragazza che ha affermato di aver subito abusi nell'arco di quattro anni è stata riconosciuta piena credibilità. Al nonno no; anche perché nel corso dell'inchiesta ha più volte cambiato versione su quanto combinato.
La situazione era venuta a galla nel 2015 dopo la scoperta del diario della bimba da parte della madre.
Diem