"Non sono stato io". Il 21enne di Biasca, in carcere per l’omicidio di Gordola, lo ha ripetuto anche oggi (venerdì). Un verbale terminato solo nel tardo pomeriggio, durante il quale ha ribadito di non avere colpito la vittima all’uscita della discoteca: né con un gancio alla testa, né con una spallata. Gli agenti della sicurezza che lo accusano – sostiene – avrebbero ordito un complotto a suo danno.
La polizia ha sentito pure un’amica della persona con cui, prima dell’aggressione al 44enne del Mendrisiotto, l’imputato aveva avuto un alterco, all’interno del locale. Il giovane – ha confermato la ragazza – si era preso un pugno dal 21enne.
Gli inquirenti continuano dunque a lavorare senza sosta nel tentativo di ricostruire la dinamica. Intanto, sempre oggi il procuratore pubblico Arturo Garzoni ha liberato la salma. Il rapporto autoptico preliminare, affidato al dottor Antonio Osculati, è atteso a breve.
Francesco Lepori