Ticino e Grigioni

"Non sprecate l'acqua: più docce e meno bagni"

Anche in Ticino il livello delle risorse idriche sotterranee resta preoccupante. Il vademecum per evitare sprechi

  • 21 aprile 2023, 11:10
  • 27 giugno 2023, 14:47
Una doccia da 5 minuti consuma 30 litri d’acqua. Per una vasca da bagno servono tra 100 e 150 litri

Una doccia da 5 minuti consuma 30 litri d’acqua. Per una vasca da bagno servono tra 100 e 150 litri

Di: M. Ang. 

Fare la doccia e non il bagno, non lasciare scorrere l'acqua inutilmente (ad esempio quando ci si lava i denti o ci si rade), riparare i rubinetti che gocciolano, lavare le verdure in una bacinella (senza tenere aperto il rubinetto), recuperare l’acqua piovana da destinare all’irrigazione del suolo, rinunciare al prato all'inglese. Sono questi alcuni dei semplici consigli per evitare spechi di acqua, elemento sempre più prezioso e scarso. Li ha raccolti in un vademecum (consultabile anche all’indirizzo web: www.ti.ch/acqua), il Dipartimento del territorio (DT), nell’imminenza della Giornata mondiale della Terra (22 aprile 2023) per sensibilizzare la popolazione a un uso parsimonioso dell’acqua.

Ogni rubinetto che gocciola spreca 21’000 litri di acqua all’anno

Per inciso una doccia da 5 minuti consuma circa 30 litri d’acqua. Per riempire una vasca da bagno occorrono, invece, tra 100 e 150 litri. Se si chiude il rubinetto quando si lavano i denti si possono risparmiare almeno 6 litri d’acqua al minuto. Ogni rubinetto che gocciola disperde circa 21’000 litri di acqua all’anno.

Servirebbero 30 giorni di pioggia per colmare il deficit ticinese

Tra il primo dicembre 2022 e metà febbraio 2023, a sud delle Alpi si sono verificate soltanto dal 40 al 50% delle normali precipitazioni. Secondo MeteoSvizzera, già il 2022 si è rivelato uno dei più secchi nella Svizzera meridionale dall'inizio delle misurazioni. Attualmente sarebbero necessari dai 30 ai 35 giorni di pioggia per colmare il deficit di precipitazioni.

Inoltre, in Ticino anche il livello delle acque sotterranee rimane preoccupante; nel 2022 erano già stati registrati valori minimi assoluti della falda, oltre che valori massimi della temperatura della stessa. Anche l’approvvigionamento in acqua risente dei cambiamenti climatici.

Quest’anno oltre una quindicina di Comuni ticinesi che si trovano in difficoltà nella distribuzione dell'acqua potabile, hanno già invitato i cittadini a un utilizzo maggiormente oculato o, nei casi più estremi, introdotto divieti d’uso per scopi non essenziali (ad esempio il lavaggio di piazzali, il riempimento di piscine e l’irrigazione di giardini).

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