La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana lunedì ha tracciato un bilancio della sua attività: superata la soglia dei 5'000 studenti (tra corsi di bachelor nell'anno scolastico 2018/2019) e con una situazione finanziaria solida (oltre due milioni di utile nelle casse), ora guarda al futuro e a nuovi progetti su cui investire.
Uno dei temi su cui si vuole puntare è quello della digitalizzazione dell'insegnamento, una priorità a livello nazionale. In concreto, si tratta di investire in tecnologie per la formazione a distanza, che permetterà agli studenti di seguire una parte di corsi in aula e una da lontano.
Una parte dei fondi — ha spiegato il presidente, Alberto Petruzzella — sarà dedicata allo sviluppo dei collaboratori, alla formazione continua e ai progetti di ricerca, che nel 2018 sono stati 528, per un giro totale di 36 milioni di franchi.
Il rapporto della SUPSI
Il Quotidiano 17.06.2019, 21:30
CSI delle 18.00 del 17 giugno 2019; il servizio di Francesca Calcagno
RSI Info 17.06.2019, 20:00
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