Ticino e Grigioni

Ospedali, da 9 pazienti a 109 in un mese e mezzo

La pressione sulla sanità ticinese continua ad aumentare; in cure intense si trovano 17 persone a causa del Covid-19 - Lepori: "Scenario che inquieta"

  • 21 dicembre 2021, 20:16
  • 20 novembre, 18:59
02:32

La situazione ospedaliera in Ticino

RSI Info 21.12.2021, 20:07

Di: Quotidiano/FD 

La pressione sugli ospedali ticinesi è aumentata notevolmente a causa del coronavirus nell'ultimo mese e mezzo. Gli ospedalizzati sono passati da 9 a 109, con 17 persone in terapia intensiva. La turnistica del personale non è ancora stata modificata e sia i medici, sia gli infermieri lavorano ancora in regime ordinario.

Presto, però, le cose potrebbero cambiare, soprattutto a causa della diffusione della variante Omicron, la cui presenza sul territorio svizzero sta aumentando esponenzialmente: "L'ipotesi di doversi trovare confrontati per la terza volta con uno scenario che si è vissuto per due volte in 24 mesi, inquieta non poco", spiega Mattia Lepori, vice capo Area medica dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC).

A destare attenzione sono i posti in cure intense: con 17 pazienti si è già entrati in una seconda fase, che prevede un tetto massimo di 31 posti letto da ripartire nei quattro ospedali dell'ente, più la clinica luganese. Poi, se fosse il caso, scatteranno i dispositivi per aumentare ulteriormente il loro numero.

"La progressione delle capacità di accoglienza è prevista in tutte le strutture dell'EOC. Abbiamo dovuto ricorrere a due chiusure, all'Italiano di Lugano e a Faido. Non abbiamo in previsione per ora di procedere ad ulteriori riduzioni della capacità. Saranno le settimane a venire a dirci se sarà necessario", afferma l'esperto.

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