Ticino e Grigioni

PPD, si torna a parlare di primarie

Alessandro Simoneschi: "Credo sia un'opportunità per il partito". Fiorenzo Dadò: "Ora è troppo tardi"

  • 27 ottobre 2018, 22:47
  • 22 novembre, 23:55
02:34

CSI 18.00 del 27.10.2018 Il servizio di Sharon Bernardi

RSI Info 27.10.2018, 22:48

  • tipress

E' tempo di liste elettorali in Ticino in vista dell'appuntamento per il rinnovo di Governo e Parlamento dell'aprile 2019. Nel PPD, è stata rilanciata l'idea di organizzare delle primarie per comporre la cinquina di candidati e frenare così quella che viene definita l'erosione di credibilità del partito. Le chiede Alessandro Simoneschi, in una lettera aperta inviata a tutti i popolari-democratici. "Credo che sia non solo una necessità ma un'opportunità per il partito", spiega Simoneschi alla RSI. Sarebbe una scelta "più democratica", aggiunge.

La cinquina che correrà per il Governo non è ancora blindata, in primis dalla direttiva del partito. I cinque nomi proposti dalla commissione cerca sono noti (l'uscente Beltraminelli, De Rosa, Frapolli, Rossi e Zumthor) ma poi è venuto il cosidetto pressing degli ex presidenti Jelmini e Bacchetta-Cattori. "Significa che il PPD è tutt'altro che morto", commenta il presidente Fiorenzo Dadò.

L'idea delle primarie è sempre piaciuta a Dadò: "Le avrei volute, ma è stato deciso altrimenti, ora è troppo tardi", ammette.

CSI/redMM

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