Il 21 novembre scorso una serie di controlli finalizzata al contrasto della pornografia illegale, originato da distinte segnalazioni da parte dell’Ufficio federale di Polizia (fedpol), hanno portato la polizia ad effettuare un blitz in contemporanea in diverse località nel Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese e Locarnese.
Sono state in particolare fermate, interrogate e denunciate dodici persone. Si tratta di cinque adulti e sette minorenni sospettati di aver condiviso con terzi - attraverso reti sociali, chat o sistemi di messaggeria istantanea - materiale pornografico raffigurante atti sessuali con minorenni.
Gli accertamenti sono anche stati scanditi da delle perquisizioni che hanno portato al sequestro di dispositivi elettronici (computer, tablet e smartphone) ora al vaglio degli inquirenti. L’ipotesi di reato è di pornografia. Le inchieste sono coordinate dalla Procuratrice pubblica Valentina Tuoni e dalla Magistratura dei minorenni.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ticino-grigioni-e-insubria/Ragazzi-in-rete-tanti-pericoli--1171226.html
Materiale pedopornografico via chat
Il Quotidiano 12.07.2019, 21:30