La Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione ha lanciato un’indagine conoscitiva sulla promozione dell’italiano nella formazione scolastica superiore. Nel testo posto in consultazione fino al 26 settembre vi sono alcune raccomandazioni: si chiede ai Cantoni di impegnarsi perché nei licei ogni allievo abbia la possibilità di scegliere la lingua di Dante come disciplina di maturità (materia fondamentale o opzione specifica).
Il problema è che al momento non tutti gli istituti scolastici sono in grado di proporre questa offerta. Le autorità sono quindi invitate a cercare un accordo con altre scuole situate sul loro territorio o in un cantone vicino, a distanza ragionevole dal domicilio dell’allievo. Queste soluzioni, però, non devono generare costi supplementari per i beneficiari.
Sono inoltre proposti corsi di “immersione”, come lezioni in italiano di materie non linguistiche oppure insegnamenti bilingue. Sarebbe inoltre auspicabile l’intensificazione di programmi di scambio e soggiorni linguistici.
RedMM/ats/mrj