Federazione ticinese di calcio e Dipartimento educazione, cultura e sport lanciano una campagna di sensibilizzazione anche nelle scuole elementari del Ticino e della Mesolcina per lottare contro gli episodi di violenza che, nella primavera del 2017, erano sfociati addirittura nella sospensione per un turno dei campionati allievi. Gli scolari di terza, quarta e quinta saranno chiamati a partecipare nei prossimi mesi a un concorso, preparando un disegno e uno slogan sul tema del fairplay, del rispetto e dell'educazione.
Le società dei campionati minori, così come le squadre giovanili sono invitate a far firmare ai loro allievi - e quando minorenni, ai loro genitori - la carta etica emanata da Swiss Olympic. Viene poi chiesto di esporre in modo visibile un'immaginaria lettera di un figlio al papà, nel quale il piccolo giocatore chiede di lasciarlo giocare senza insultare l'arbitro, l'allenatore, i giocatori avversari o altri genitori. Attraverso i ragazzi si vogliono educare quindi anche gli adulti sugli spalti, che spesso costituiscono un problema.
Queste misure vanno ad affiancare quelle punitive, come l'inasprimento delle sanzioni deciso già lo scorso anno.
CSI/pon