La scuola rafforza la tutela dei diritti di allieve e allievi: anche per gli istituti comunali entrano infatti in vigore le “Direttive sui comportamenti inadeguati in ambito scolastico”.
Scopo del provvedimento è di rafforzare la tutela dei diritti delle allieve e degli allievi qualora vi fossero condotte improprie da parte di docenti e di altri adulti di riferimento che operano nella scuola. Tutelarli da ogni tipo di violenza fisica o psicologica è un principio che deve valere per tutte le scuole, incluse elementari e scuole dell’infanzia, che sono di competenza comunale.
Il presidente dell’Associazione Comuni ticinesi Felice Dafond, intervistato da SEIDISERA, auspica sempre “che non ci siano situazioni da segnalare. Però, dice, “se avvengono è importante avere una procedura di notifica codificata e che la segnalazione non si perda”. A livello cantonale, delle direttive specifiche per i quadri scolastici sono in vigore da circa un anno e mezzo. Il DECS le diramò sulla scia del caso dell’ex direttore delle medie di Lugano Centro, condannato per reati contro l’integrità sessuale a danno di due allieve con meno di 16 anni. Fu così messo nero su bianco l’obbligo di notifica per i direttori scolastici, ai quali vengono segnalati dei comportamenti inappropriati. Un obbligo che varrà ora anche per gli istituti comunali.
L’iter istituzionale da seguire
Il direttore, la direttrice che viene a conoscenza di comportamenti inadeguati, prosegue Dafond, deve preparare un documento: Raccoglie quindi gli elementi necessari, fa una notifica dove sono descritte le modalità di gestione dell’intervento e ciò che si intende perseguire. Poi vi è una comunicazione al Comune, che viene quindi trasmessa all’autorità, nel caso specifico delle scuole comunali, ai Municipi.
Municipi che dovranno confermare la ricezione, al pari del capo della sezione delle scuole comunali, così da lasciare sempre una traccia su cosa ne è della segnalazione stessa. A dipendenza della fattispecie, il caso potrebbe poi finire al Ministero Pubblico o avere dei risvolti amministrativi.
Cosa rientra sotto l’etichetta di comportamento inadeguato?
Per comportamenti inadeguati il presidente dell’Associazione Comuni ticinesi intende quelle condotte, parole, atti, gesti o scritti capaci di arrecare offesa alla personalità, alla dignità o all’integrità non solo fisica ma anche psichica o sessuale di allievi e allieve. Tali da metterne anche in pericolo l’apprendimento, oppure di degradare il clima dell’istituto e l’incolumità degli allievi. Dafond saluta positivamente il fatto che i Comuni, magari non così abituati a trattare questo genere di segnalazioni, possano venir supportati dal servizio di consulenza in ambito scolastico istituito tre anni fa proprio per analizzare situazioni in cui si sospettano maltrattamenti o abusi sessuali su minori.