La crisi ucraina suscita mobilitazione anche in Ticino. Oggi, sabato, in piazza Simen a Bellinzona si è tenuto un piccolo presidio organizzato dalla Gioventù comunista, all'insegna dello slogan "No alla guerra contro la Russia". Nell'appello pubblicato sulla pagina Facebook si "denuncia la massiccia presenza della NATO in tutta Europa e in particolare a ridosso della Russia". L'Alleanza atlantica, secondo i giovani comunisti, "va considerata come una forza di aggressione al servizio dell'imperialismo a guida statunitense" e chiedono che la Svizzera "ribadisca la propria neutralità".
Presidio contro la guerra
Dopo l'annessione russa della Crimea nel 2014, la NATO ha accresciuto la sua presenza militare nell'Europa orientale, in particolare con battaglioni in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. A partire dallo scorso autunno, la Russia ha intensificato la sua pressione militare attorno all'Ucraina: secondo le stime fornite dall'intelligence americana, nel giro di due mesi, Mosca sarebbe passata da 100'000 a 190'000 soldati dispiegati sui vari fronti.
Nel servizio andato in onda a SEIDISERA del 19.02.2022 la testimonianza di una donna originaria del Donbass.