Mentre la Russia continua a negare l'intenzione di far scattare un'offensiva militare, in Ucraina la tensione venerdì sta raggiungendo uno dei livelli più alti da quando è iniziata la crisi. Nell'Est del Paese, dopo l'intensificarsi dei bombardamenti, i separatisti filo-russi hanno annunciato un'evacuazione di massa dei civili verso la Russia. Subito dopo l'annuncio, a Donetsk, capoluogo dell'omonima regione separatista, sono scattate le sirene d'allarme.
Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Interfax, le operazioni di evacuazione sarebbero iniziate intorno alle 16:30 (ora svizzera). Si parla di un milione e mezzo di di civili che dovrebbero essere trasferiti oltre confine. Intanto, i separatisti hanno dichiarato che un'autobomba è esplosa vicino al palazzo governativo di Donetsk.
Nel corso della serata, sono state anche segnalate due esplosioni e un incendio che avrebbe coinvolto un gasdotto nei pressi di Lugansk.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dato disposizioni per accogliere i civili in arrivo dalle regioni indipendentiste. Intanto, i soldati russi schierati su diversi fronti al confine con l'Ucraina sarebbero ormai 190'000, secondo fonti dell'intelligence statunitense: il numero più alto da quando sono scattati i primi consistenti ammassamenti, più di due mesi fa. Si tratta della mobilitazione più grande dai tempi della seconda guerra mondiale, secondo quanto ha fatto notare la diplomazia statunitense.
Nuove sanzioni europee contro la Russia
L'Europa sta valutando l'introduzione di nuove sanzioni ai danni di Mosca in caso di attacco dell'Ucraina. Le misure saranno coordinate anche con la Svizzera, come ha potuto confermare la RSI, per evitare che vengano aggirate. "Siamo pronti ad adottare rapidamente delle sanzioni. Quello che posso dire è che saranno allineate tra Europa, Svizzera, Canada e Stati Uniti per evitare che possa esserci una sorta di effetto scappatoia", ha dichiarato il premier belga Alexander De Croo.
La posizione dell'Europa. Il collegamento con Tomas Miglierina
Telegiornale 18.02.2022, 21:00
Bruxelles sta considerando anche nuove sanzioni contro la Bielorussia, nel caso in cui Minsk dovesse aiutare la Russia in un'eventuale invasione. Proprio in Bielorussia in questi giorni sono in corso alcune esercitazioni militari congiunte, programmate fino al 20 febbraio. Il confine nord ucraino è quello più esposto, ed è anche la via più breve verso Kiev nel caso di un ipotetico attacco.
Biden "convinto" dell'invasione
Il presidente statunitense Joe Biden, venerdì, ha dichiarato di essere convinto che Putin abbia deciso di invadere l'Ucraina e ha precisato che le forze militari russe punterebbero su Kiev. Non è chiaro quando dovrebbe avvenire l'attacco: "La prossima settimana, nei prossimi giorni", ha detto. Tuttavia, c'è ancora spazio per la diplomazia, ha precisato.
Giovedì 24 febbraio, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, si incontreranno di persona. Putin fino a oggi ha smentito l'intenzione di invadere l'Ucraina e ha bollato le dichiarazioni degli Stati Uniti e dei Paesi occidentali come frutto di "isteria".