Mondo

Donbass, lungo la linea del fronte

Reportage dalle regioni ucraine contese tra l’esercito di Kiev e i separatisti filorussi – "Mio padre stava per essere giustiziato, le mie lacrime gli hanno salvato la vita"

  • 18 febbraio 2022, 11:30
  • 20 novembre, 18:37
03:34

Il reportage dal Donbass

Telegiornale 17.02.2022, 21:00

“Siamo arrivate qui di corsa io e mia madre. Mio padre aveva una pistola puntata alla testa. Mi sono messa a gridare e l’ho tirato per un braccio. Le mie lacrime gli hanno salvato la vita…alla fine i miliziani filo-russi ci hanno lasciati andare”.

A raccontare alla RSI la sua testimonianza è Vlada, giovane abitante del Donbass, che all’interno di un commissariato di Sloviansk ripercorre i ricordi di quel primo giorno di guerra. Nel 2014 alcuni manifestanti armati si impadronirono di palazzi governativi dell’Ucraina orientale, nella regioni di Donetsk, Lugansk e Charkiv. Separatisti filo-russi chiesero poi un referendum in merito allo statuto delle loro regioni in Ucraina e ad aprile la Repubblica Popolare di Donetsk e la Repubblica Popolare di Lugansk si autoproclamarono indipendenti. Le tensioni sfociarono in un conflitto vero e proprio tra secessionisti e il Governo ucraino.

Vlada a quei tempi aveva 15 anni. Non ricorda tutto di quel periodo ma l’impatto psicologico è stato forte. Da allora fa parte di un’organizzazione civile che sostiene l’esercito di Kiev.

A Sloviansk, nonostante le tensioni in continuo aumento, la vita apparentemente va avanti. Gli abitanti cercano una normalità che però non sempre è possibile trovare, in una regione dove il conflitto avrebbe fatto finora 15'000 morti.

In cima all’articolo, il reportage dal Donbass dei nostri collaboratori Emanuele Valenti e Claudio Maggiolini, trasmesso durante il Telegiornale.

Correlati

Ti potrebbe interessare