A sorpresa, oggi pomeriggio, alle Assise criminali di Lugano non è stata pronunciata la sentenza nei confronti di tre giovani, di età compresa tra i 20 e i 21 anni accusati di aver violentato in gruppo una coetanea incontrata lo scorso settembre in città dopo una serata in discoteca. La Corte ha avanzato l’ipotesi che i tre siano giudicati per il reato di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere invece che per quello più grave di violenza carnale ripetuta, come avanzato dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis. Le parti hanno dunque preso nuovamente la parola in aula.
Ipotesi respinta
L’ipotesi avanzata dalla Corte è stata respinta sia dall’accusa sia dalla difesa. La pubblica accusa ha difeso la tesi secondo cui quella mattina si sia trattato di violenza carnale, in particolare per il ruolo proattivo avuto dagli imputati durante i rapporti sessuali. I legali della difesa hanno invece ribadito l’innocenza dei loro clienti. Per loro, la giovane, presunta vittima, non era né incapace di discernimento né inetta a resistere e questo anche perché durante i rapporti ha interagito con gli imputati e almeno in un paio di occasioni ha espresso il suo dissenso per alcune pratiche richieste.
Sentenza rimandata
Il presidente della Corte, il giudice Mauro Ermani, ha annunciato che la sentenza sarà emessa alle 17.00. La pubblica accusa, lo ricordiamo, ha chiesto pene comprese fra i 6 anni e mezzo e i 9 anni di carcere per i tre. Le difese l’assoluzione dei giovani: per loro la giovane era consenziente.
Sensibilizzare sulla violenza domestica
Il Quotidiano 07.04.2022, 21:00