Primo caso di Omicron in Ticino

Le analisi svolte su un caso sospetto hanno confermato la presenza della variante Omicron del coronavirus anche in Ticino. Lo comunica il Dipartimento della sanità e della socialità. Si tratta di un paziente che già si trovava in isolamento e i cui contatti sono già stati tracciati e sottoposti a a test.

La variante si è diffusa in diversi Paesi negli ultimi giorni, l'Ufficio federale della sanità pubblica nel suo ultimo aggiornamento già stimava che rappresenti circa il 4% dei contagi a livello nazionale. Quello accertato è il primo in territorio ticinese.

Omicron è stata definita preoccupante dall'OMS per la sua forte contagiosità, ricorda il DSS, mentre non ci sono ancora dati certi per quanto riguarda la pericolosità e la protezione garantita dai vaccini attualmente somministrati.

Dopo la constatazione delle prime infezioni in Svizzera, la Confederazione aveva deciso di prendere provvedimenti alle frontiere, dapprima la quarantena per gli arrivi da Paesi a rischio e poi l'obbligo dei test all'ingresso anche per i vaccinati.

L'Ufficio del medico cantonale, dal canto suo, ha informato gli operatori sanitari definendo dei criteri per stabilire quali casi vadano ritenuti a rischio. Sono tre:

• un soggiorno in un Paese con trasmissione comunitaria di Omicron

• un contatto stretto con un caso accertato di variante Omicron

• indizi microbiologici in fase di analisi di laboratorio tramite test PCR