Proprio oggi (lunedì) in Ticino è stato aperto un nuovo centro regionale per i profughi ucraini, ed è il sesto dall'inizio della guerra (dopo i due di Airolo e quelli di Aurigeno, Breno ed Arzo). La particolarità è che si trova nella centralissima Lugano, nel luogo di studio e di preghiera che fu dei frati Cappuccini, che lo lasciarono 8 anni fa. Gli spazi saranno utilizzati, come negli altri casi, in attesa di dare una destinazione definitiva a chi fugge dalla guerra.
A poco più di un anno dall'acquisto dell'ex convento da parte della neo-costituita Fondazione Convento Salita dei Frati di Lugano, lo storico complesso risalente al XXVII secolo è pronto ad aprire le proprie porte ai rifugiati ucraini.
Niccolò Lucchini, presidente della Fondazione Convento Salita dei frati, in una delle camere arredate
L'ex convento dei Cappuccini della Salita dei Frati è stato trasformato, nel giro di poche settimane, in un struttura in grado di accogliere una sessantina di profughi. Le antiche camere del convento sono state arredate con letti a castello. E una delle sale è stata adibita anche a sala giochi per i bambini.
Una delle sale al pian terreno del convento, adibite a sala giochi per i bambini ucraini
Dopo quella di oggi non è prevista l'apertura di altri centri regionali di accoglienza, in caso di necessità si punterà al potenziamento di quelli già esistenti.
Un convento aperto
Il Quotidiano 25.04.2022, 21:00