Ticino e Grigioni

Psicologi sotto inchiesta

Una coppia attiva a Locarno è accusata di truffa alle casse malati. Forse un maltolto da centinaia di migliaia di franchi

  • 3 gennaio 2018, 18:03
  • 23 novembre, 03:03
Attività da svolgere su delega e sotto supervisione di uno psichiatra

Attività da svolgere su delega e sotto supervisione di uno psichiatra

  • rsi

Due psicologi locarnesi, marito e moglie, sono finiti sotto inchiesta. Nei loro confronti gli inquirenti ipotizzano i reati di ripetuta truffa, ripetuta falsità in documenti e ripetuta violazione della Legge federale sull’assicurazione contro le malattie.

La vicenda riguarda la cosiddetta psicoterapia delegata. Quella svolta cioè su delega di uno psichiatra, tenuto a eseguire la diagnosi iniziale e a supervisionare l’attività. Le condizioni previste sul fronte legale – sospetta la procura – non sarebbero state adempiute. La coppia avrebbe quindi fatturato indebitamente le sue prestazioni alle casse malati.

Le indagini sono scattate nei giorni scorsi, proprio su segnalazione di una compagnia (la KPT/CPT). Impossibile quantificare il presunto danno. Si parla di diversi anni, e di un importo che quindi potrebbe ammontare a centinaia di migliaia di franchi.

Lo studio dei due è stato perquisito, e la procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti ha disposto il blocco dei loro beni. Difesi dall’avvocato Andrea Giudici, il 77enne e la moglie negano con fermezza ogni addebito. La supervisione c’era, sostengono. E in ogni caso hanno sempre lavorato con la competenza necessaria.

Francesco Lepori

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