Ticino e Grigioni

Quando in farmacia manca l'analgesico

La carenza di determinati medicinali è da tempo cronica, ma in queste settimane si è accentuata - Situazione tesa a livello internazionale

  • 22 dicembre 2022, 21:40
  • 20 novembre, 14:09
03:34

Mancanza di medicinali, la situazione in Ticino

SEIDISERA 22.12.2022, 19:13

  • Immagine d'archivio Keystone
Di: SEIDISERA/Robbiani/Pa.St. 

"Attualmente mancano molti farmaci, anche se al momento riusciamo ancora a trovare delle soluzioni. Ma queste stanno diminuendo a vista d'occhio". Sono le parole di Federico Tamò, portavoce dell'Ordine dei farmacisti ticinesi, che ai microfoni della RSI ha parlato della mancanza di medicinali nelle farmacie. Un problema che da tempo è cronico, ma che in queste settimane si è accentuato.

A mancare non sono soltanto i medicinali antinfluenzali. Non è quindi soltanto una questione di picco invernale dell'influenza. Anzi, il problema è molto più generalizzato. "Negli ultimi anni c'è stata una politica di pressione forte sui prezzi dei prodotti e dei farmaci che ha portato a catene di approvvigionamento molto più fragili" spiega ancora Tamò.

La dipendenza dall'Asia

La Svizzera, e più in generale l'Occidente, sono dipendenti da India e Cina. E questo nonostante la Svizzera sia una nazione di ditte farmaceutiche. "Se le aziende devono ridurre i prezzi dei loro prodotti, l'ultima cosa che vanno a ridurre è il loro profitto - continua - si fanno dunque delle ottmizzazioni dei costi e si sa benissimo che i costi di produzione sono nettamente inferiori in alcuni paesi asiatici".

Verso un rialzo dei prezzi?

A medio termine, per risolvere il problema - secondo Tamò - ci toccherà pagare di più i medicinali. In questo modo si potrà garantire la sostenibilità della produzione in Svizzera e in Europa. "Stiamo notando che sono principalmente i farmaci poco costosi quelli che sono più a rischio di mancare" dice Tamò.

Ma alzare i prezzi non è l'unica soluzione, secondo il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. "Si continua ad affermare che i generici in Svizzera costano di più che all'estero: è vero. E se noi continuiamo ad abbassare il prezzo di questi farmaci, la conseguenza è che nessuno li venderà più in Svizzera e soprattutto nessuno li produrrà più". Ci vogliono pertanto, continua Zanini, "degli incentivi per mantenere capacità produttiva in Svizzera".

Influenza, coronavirus e RSV

Il farmacista cantonale sottolinea che in questo periodo, con più malattie che circolano in contemporanea, la situazione si complica ulteriormente. "È diventato difficile trovare degli analgesici in forma liquida per bambini, prodotti per la tosse, per l'influenza e per malattie del sistema respiratorio". Una situazione dovuta alla presenza di influenza, coronavirus, RSV: "Un insieme di virus che stanno circolando".

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Si diffondono i virus e mancano medicinali

SEIDISERA 22.12.2022, 19:12

Una questione internazionale

La situazione è tesa anche a livello internazionale, tanto che diversi governi stanno prendendo delle misure. Un caso emblematico è la Francia, dove il problema è dovuto a un aumento delle classiche malattie stagionali ma anche a un problema logistico che è presente da diversi anni. E la questione sta rimettendo in primo piano in Francia, ma anche in diversi altri paesi, tutte le questioni legate all'indipendenza dell'Europa per quanto riguarda la fabbricazione di farmaci essenziali che oggi sono princialmente fabbricati in Asia.

E proprio in Cina nei due anni del Covid è stato registrato un boom delle esportazioni di prodotti sanitari. Ma ora - con l'allentamento delle restrizioni Covid e l'assenza di immunità di gregge - la Cina ha bisogno dei prodotti che fabbrica. E ne fa anche incetta all'estero, con il mercato nero che fiorisce.

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