Sul dramma di Quinto è stata commissionata una nuova perizia giudiziaria, stavolta di natura medica. L'ha ordinata il Tribunale penale cantonale, che si è rivolto al Centro del sonno dell’Ospedale regionale di Lugano per capire se il camionista italiano soffra effettivamente di apnee notturne.
Secondo la difesa ci sarebbe proprio questa patologia, da cui nascono sonnolenza diurna e alterazione dello stato di vigilanza, all’origine della tragedia che si verificò il 26 luglio 2016. Il TIR tamponò una vettura incolonnata sulla A2, causando la morte di quattro cittadini germanici: due bambine e i loro genitori.
Nel dicembre scorso la procura ha rinviato a giudizio il 52enne, con le accuse di omicidio colposo plurimo e infrazione grave delle norme della circolazione stradale. Ma il suo legale ha presentato una perizia di parte, eseguita in Italia, che attesta appunto l’esistenza di un severo disturbo del sonno e il nesso con l’incidente. Il procedimento penale – sostiene – andrebbe dunque abbandonato.
Il giudice Mauro Ermani vuole vederci chiaro. Da qui gli accertamenti del caso, che il dottor Mauro Manconi dovrà eseguire entro la fine di novembre. Poi il Tribunale deciderà sul da farsi.
Francesco Lepori