Il direttore della RSI Maurizio Canetta ha presentato mercoledì mattina al personale, riunito negli studi radio a Besso, un piano di riforma concepito per far fronte al tetto massimo imposto dalla Confederazione sulle entrate derivanti dal canone e al calo della pubblicità; un ammanco quello legato alla pubblicità che per la RSI finora è stato di 8 milioni di franchi ma che, secondo stime, potrebbe aumentare nei prossimi anni.
Sono previste soppressioni di posti di lavoro: salteranno altre 12 unità di lavoro a tempo pieno rispetto a quanto finora preventivato; un precedente piano di riforma prevedeva infatti una diminuzione da 991 a 978 dipendenti a tempo pieno, mentre ora la cifra è stata abbassata ulteriormente e gli effettivi dovranno attestarsi entro la fine del 2020 a 966 unità.
Si punterà su prepensionamenti e non sostituzioni dei partenti, ma non si possono escludere licenziamenti e diminuzioni forzate del tempo di lavoro; non saranno toccati i collaboratori che seguono l'Academy e il personale in formazione.
La RSI taglierà ancora posti di lavoro
Il Quotidiano 19.02.2020, 20:00