Gli impresari costruttori grigionesi rafforzano la loro "compliance", ovvero il codice di comportamento che i membri della loro assemblea dovranno rispettare in futuro per evitare il ripetersi dello scandalo venuto alla luce un anno fa. Era infatti il 26 aprile 2018 quando la COMCO portò alla luce l'appaltopoli retica, il più grande cartello mai scoperto finora in Svizzera: 400 progetti per un volume di lavoro di oltre 100 milioni di franchi, macchiati da accordi sui prezzi.
Venerdì a Scuol le contromisure. "All'ultima assemblea avevamo promesso che non saremmo intervenuti solo sui regolamenti e l'organizzazione", ha detto il presidente uscente della società impresari Markus Derungs, ma è proprio dalle norme che si è cominciato, stabilendo in particolare che in futuro chi sgarrerà nel rispetto della concorrenza dovrà farsi da parte.
Per cominciare "a vivere una nuova cultura" si prepareranno in un prossimo futuro "delle guide per le ditte e delle formazioni", anche se alla fine ad applicare i principi "dovranno essere i singoli imprenditori".