E' stato rinviato il processo a carico di Johann Cosar, il locarnese partito nel 2012 per combattere e difendere le comunità cristiane in Siria dallo Stato islamico. Ex sergente dell'esercito svizzero, Cosar era stato arrestato nel 2015 al suo rientro in Svizzera. La giustizia militare lo accusa di essersi arruolato all'estero senza autorizzazione del Consiglio federale. Il procedimento a suo carico avrebbe dovuto svolgersi nei primi giorni di dicembre. E' stato invece spostato al 20 febbraio per motivi d'ufficio.
Il foreign fighter di Locarno, leader della milizia cristiana attiva in Siria contro l’IS, avrebbe dovuto essere processato assieme al cugino, che pubblicò su internet le foto delle zone di guerra inviategli da Cosar. I due, difesi dagli avvocati Yasar Ravi e Stefano Pizzola, dovranno rispondere dello stesso reato: quello di indebolimento della forza difensiva del paese, sancito dall’articolo 94 del codice penale militare.
Cosar respinge ogni addebito. Rischia fino a 3 anni di carcere o una pena pecuniaria. L’altro imputato ammette i fatti, ma nega di avere agito a fini propagandistici.
CSI-PK/Swing