La casa anziani Tusculum di Arogno lunedì sera è stata teatro di più riunioni per affrontare la situazione determinata dalla vicenda che giovedì scorso ha portato in carcere il direttore e la vicedirettrice della struttura. Le normali attività, hanno assicurato i vertici, non sono state messe in forse dalle malversazioni di cui sono sospettati il 60enne e la 44enne. E neppure la presa a carico degli ospiti e i posti di lavoro sono in discussione. Ma le questioni ancora aperte e le domande sollevate dal caso sono numerose tra coloro che riponevano la propria fiducia nei due amministratori arrestati per
appropriazione indebita, amministrazione infedele, falsità in documenti e truffa
.
Il consiglio ha incontrato prima i rappresentanti del cantone e poi i dipendenti
Il consiglio di fondazione si è dapprima incontrato con gli uffici cantonali coinvolti. In seguito si è presentato di fronte ai dipendenti sostenuti dai rappresentanti del sindacato VPOD. La riunione con i collaboratori è durata oltre un'ora per chiarire la situazione e rispondere ai numerosi interrogativi posti dai lavoratori. Alcuni non hanno nascosto la propria delusione e rabbia per l'accaduto, ma anche per le modalità di gestione degli ultimi anni. Da qui la speranza che quanto sta avvenendo possa rappresentare il punto per una nuova partenza.
Ai collaboratori è stato garantito che non vi sono problemi né da un punto di vista della gestione sanitaria né da quello finanziario e che a breve sarà nominata la direzione alla quale verrà affidato l'interinato.
Diem/Quot
Gli interrogativi del personale della Tusculum
Il Quotidiano 06.02.2018, 20:00