Nessun controllo generalizzato né sistematico di tutti gli ingressi agli stadi ticinesi, pur ribadendo come "la protezione dell’incolumità del pubblico resta la priorità" – dopo la consultazione – il Dipartimento delle Istituzioni del Canton Ticino ha deciso di confermare la sola proposta di controlli ferrei per i tifosi ospiti delle squadre di hockey, non di calcio.
In un comunicato il Cantone ribadisce la richiesta "che le piste di ghiaccio Valascia e Resega siano attrezzate – entro il mese di marzo 2019 – di dispositivi per l’identificazione facciale dei tifosi nel settore ospiti".
I costi relativi alla sicurezza
Poi nel dettaglio il Dipartimento sottolinea come il FC Lugano debba attivarsi nei confronti dell’ASF (Associazione svizzera di calcio) di contenere i disordini a margine delle partite "a rischio".
Nuove misure per la sicurezza negli stadi
RSI Info 13.07.2018, 20:07
Solo se la situazione non migliorasse, sarà richiesto al club di dotare la sua "casa" di un sistema di identificazione dei tifosi nel settore ospiti.
CSI/Quot/Swing
Le perplessità della città di Lugano
La città di Lugano, soprattutto per quel che concerne la Resega, oggi Corner Arena, non si trova d'accordo con le misure proposte dal Dipartimento Gobbi. "Pensavamo, rileva il capodicastero sport della città di Lugano Roberto Badaracco, che queste misure sarebbero state discusse con i comuni". Già a suo tempo ci eravamo detti "contrari a misure i cui costi sarebbero andati a carico del proprietario della struttura sportiva rispettivamente dei club". Per Lugano è "assurdo che ci si debba sobbarcare delle spese, soprattutto per lo stadio di calcio di Cornaredo, che, come tutti sanno, sarà dismesso nei prossimi anni per fare spazio al nuovo polo sportivo". Manca anche una valutazione precisa "dei costi. Auspichiamo quindi una discussione con il Dipartimento delle Istituzioni e che si faccia chiarezza sulla questione finanziaria dell'operazione.