La SUPSI ha stilato un bilancio del 2017, anno del ventesimo anniversario, che ne mette in evidenza la continua crescita. I numeri parlano chiaro: più formazione continua, più studenti e più ricerca.
I due nuovi campus in costruzione, quello vicino alla stazione di Mendrisio e quello a Lugano-Viganello insieme all'USI, segneranno - in particolare - il futuro della scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. E non è finita qui: vicino alla stazione di Lugano dovrebbe aggiungersi una terza nuova casa per gli studenti dell'istituto, che nel 2017 (comprendendo anche le scuole affiliate) hanno sfiorato quota 5'000.
Il direttore Franco Gervasoni ha sottolineato ai microfoni della RSI l'importanza della formazione continua: "Le professioni cambiano ed evolvono e i professionisti cambiano mestiere durante la loro carriera con dei ritmi mai conosciuti in passato e per questo la formazione continua diventa un elemento fondamentale".
Una caratteristica della SUPSI è sempre stata la ricerca, che con le scuole affiliate nel 2017 ha superato un valore di 37 milioni di franchi. E ora - spiega il direttore del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Luca Crivelli - grazie a delle collaborazioni in alcuni casi è pure possibile fare un dottorato: "È stata Swiss University a lanciare l'idea di una collaborazione fra scuole universitarie professionali e università in modo tale da formare i giovani anche in quelle formazioni che non sono nel contesto universitario classico, come le cure infermieristiche, la fisioterapia o l'ergoterapia".
CSI/CaL