La sperimentazione della riforma “La scuola che verrà” è già approdata sul tavolo del Dipartimento e delle sedi scolastiche coinvolte, 24 ore dopo esser stata votata in Gran Consiglio. Martedì pomeriggio infatti si è svolta una riunione in cui sono stati definiti alcuni dettagli, tra cui l'assegnazione del modello per la prova triennale.
Ora si tratta di definire i contenuti dei laboratori, degli atelier, oltre alla collaborazione fra i docenti sia all'interno della sede, sia con le sedi che seguiranno lo stesso modello. Quello elaborato dal DECS sarà adottato, per esempio, dalle medie di Tesserete: allievi di terza e quarta divisi in due gruppi ripartiti in ordine alfabetico, attivi per alcune ore in quattro materie. A Biasca, invece, sarà provato il modello sostenuto dal PLR che prevede la suddivisione degli allievi a seconda delle loro competenze specifiche.
In ogni caso un aspetto positivo è costituito dal fatto che ciascun docente seguirà classi di una decina di allievi, avendo così l’opportunità di seguire meglio ognuno di loro. Ogni sede scolastica coinvolta nella sperimentazione ha già in agenda, da stasera, serate informative per i genitori degli alunni.
CSI/EnCa
CSI 18.00 del 13.03.2016 - Il servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 13.03.2018, 20:02
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