Ticino e Grigioni

"La scuola che verrà": ci siamo

Verso un solo rapporto di maggioranza a favore della sperimentazione, che costerà oltre un milione in più e coinvolgerà anche Caslano

  • 24 febbraio 2018, 19:47
  • 23 novembre, 02:25
Il presidente del Governo ticinese Manuele Bertoli

Il presidente del Governo ticinese Manuele Bertoli

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Verso un solo rapporto di maggioranza - targato PLR, PS e PPD - a favore della sperimentazione, che costerà oltre un milione in più e coinvolgerà anche Caslano: le novità per il progetto "La scuola che verrà" sono queste.

Il rapporto arriverà sul tavolo della Commissione scolastica lunedì, per la firma, insieme a quello contrario di Lega e La Destra. Ed è frutto di un compromesso a cui ha aderito anche il direttore del Dipartimento dell'educazione (DECS) Manuele Bertoli.

Dunque non 5'300'000 franchi, ma 6'700'000 franchi. Inoltre la sperimentazione, prevista su tre anni, si terrà anche nella scuola media di Caslano. La decisione di aggiungere una sede è legata al fatto che i modelli sperimentati, nel secondo biennio delle medie - saranno due: quello proposto dal DECS, che per alcune materie prevede una divisione casuale delle classi in due gruppi, e quella voluta in particolare dal PLR: per matematica, italiano, tedesco e scienze gli allievi verranno invece suddivisi in base alle competenze. Insomma comunque una sorta di livelli.

Dunque se lunedì verranno, come sembra, firmati i rapporti, il Gran Consiglio ne discuterà nella prossima sessione di metà marzo. E se il credito verrà approvato, il DECS dovrà preparare la sperimentazione per settembre 2018.

CSI/redMM

24.02.2018: La scuola che verrà, c'è accordo

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