I punti vendita in Ticino a fine 2016 erano 1'600, ovvero 600 in meno rispetto a quelli rilevati nell'ultimo censimento del 2011. Il dato emerge da una raccolta dati effettuata attraverso le cancellerie comunali e l’attività porta a porta, voluta dalla Commissione paritetica cantonale (CPC) per il commercio, in accordo con il consigliere di Stato ticinese Christian Vitta.
La sottoscrizione, spiega la CPC, procede a ritmo serrato
A comunicarlo è la stessa CPC, riunitasi questa mattina (martedì) a Lamone, per discutere sull’attività di accertamento del quorum dei datori di lavoro in merito alla sottoscrizione del nuovo contratto collettivo di lavoro per il settore della vendita.
Sottoscrizione che, si legge in una nota, procede a ritmo serrato. Per questo motivo “la Commissione paritetica è fiduciosa sull’esito positivo dell’esercizio e conferma la propria determinazione ad inoltrare la formale istanza di obbligatorietà generale del ccl, ritenuti raggiunti tutti i quorum necessari”.
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