Un "vialibera" che garantisce chiarezza soprattutto per quanto riguarda l'accesso agli aiuti alle aziende. Il prolungamento dello stop all'economia ticinese per un'altra settimana, con solo un minimo allentamento delle regole, deciso dal Governo raccoglie infatti il favore anche del mondo economico e sindacale.
“Sostanzialmente – dice ai microfoni RSI il direttore della Camera di commercio Luca Albertoni – non ci aspettavamo decisioni diverse, tutto va ponderato in relazione alle questioni legate alla sanità pubblica e questo regime di autorizzazione permette di intervenire laddove ci sono delle attività che devono, anche nell’interesse della collettività, poter essere esercitate. Per il momento va quindi bene così”.
Padronato e sindacati continueranno ad affiancare lo Stato maggiore cantonale di condotta (SMCC) nella valutazione delle richieste di deroga alla chiusura delle attività economiche: “Da parte sindacale – afferma il segretario cantonale dell’OCST Renato Ricciardi – vi è la possibilità di verificare se ad esempio il personale è stato coinvolto e informato in queste decisioni da parte delle aziende che chiedono la deroga, mentre le associazioni economiche possono spiegare puntualmente – conoscendo da vicino le realtà – i motivi che hanno portato un’azienda a chiedere l’eccezione”.
Il direttore dell'Associazione delle industrie ticinesi (AITI) però avverte: “Nel momento in cui avremo superato la pandemia arriverà la fattura economica, quindi è importante trovare un equilibrio – in una situazione sanitaria d’emergenza – che permetta ad attività urgenti di essere svolte, perché altrimenti rischiamo davvero che la struttura economica ceda e potrebbe significare iniziare a licenziare persone”.
“Il sindacato – afferma infine il segretario regionale di UNIA Giangiorgio Gargantini – si è già dimostrato aperto alla discussione anche su questi aspetti, anche se dal nostro punto di vista la protezione della salute resta la priorità unica e assoluta, e con questo spirito partecipiamo alla discussione e al confronto, dovremo continuare a farlo in modo costruttivo come fatto finora.”