Le società sportive professionistiche ticinesi di calcio, hockey e basket hanno perso finora 20 milioni di franchi a causa della crisi del coronavirus. Il limite imposto di 30 spettatori ha svuotato gli spalti e, di conseguenza, fatto crollare i ricavi.
A fermare le partite potrebbero quindi non essere le quarantene di squadra, bensì la mancanza di liquidità. A Cornaredo, l'ancora di salvezza a corto termine è una fetta dei 350 milioni stanziati dal Consiglio federale sotto forma di prestito.
"In questo momento è ossigeno per garantire il pagamento dei salari per i prossimi mesi, e sto parlando di quelli a cavallo tra il 2020 e il 2021", spiega Michele Campana, direttore generale dell'FC Lugano.
Martedì mattina è giunta la buona notizia che il Fondo Sport-toto ticinese fornirà una parte delle garanzie necessarie a ottenere il prestito. Ma la strada non è tutta in discesa. "Riusciamo perlomeno a coprire quasi metà della garanzia necessaria", analizza Campana. "Dobbiamo cercare con mezzi propri di trovare la parte restante e il tutto, lo ricordo, per contrarre un debito". Dello stesso avviso Marco Werder, CEO dell'HC Lugano: "Verosimilmente questi soldi non basteranno, per cui dovremo valutare ulteriormente come e se poi poter accedere a questi prestiti per andare a indebitarsi sui prossimi dieci anni".
Una veduta dello Stadio Cornaredo.
Lungo termine
La crisi legata al coronavirus è quindi destinata a impegnare i club sul lungo termine, con ripercussioni importanti sui conti delle società.
"Ci è stato chiesto di fare un preventivo con un'occupazione del nostro stadio di due terzi. Abbiamo preso tutte le misure necessarie e ci siamo rimboccati le maniche durante tutta l'estate. Poi dopo tre settimane le condizioni quadro sono di nuovo cambiate", prosegue Werder. "Non è colpa di nessuno, ma questo ci ha veramente tolto l'ossigeno".
Ossigeno che tradotto significa contributi a fondo perso. Trovarli sarà una sfida. La camera di commercio ticinese è attualmente il megafono delle richieste delle società sportive a livello cantonale e nazionale.
Le difficoltà per i club sportivi
Il Quotidiano 17.11.2020, 20:00