I legali di Michele Egli, Maria Galliani e Luca Marcellini, hanno inoltrato martedì l’annuncio d’appello contro la sentenza con la quale l’autore del delitto di Stabio è stato condannato, venerdì scorso, a 20 anni di carcere per assassinio. La difesa si è riservata così la possibilità di impugnare il verdetto. Ipotesi che valuterà dopo avere letto le motivazioni scritte della sentenza.
Il 43enne di Coldrerio uccise la cognata Nadia Arcudi la sera del 14 ottobre 2016. Prima la colpì alla testa con una bottiglia di vetro; poi la strangolò utilizzando la sua sciarpa. Egli scaricò infine il corpo in una scarpata nei boschi di Rodero, poco oltre il confine, mentre si accingeva a raggiungere i famigliari a cena. Al processo l’accusa aveva chiesto il carcere a vita. I difensori una pena di 15 anni per il reato di omicidio intenzionale.
Francesco Lepori